L’Amministrazione Comunale assume gli obblighi connessi all’eventuale integrazione economica della quota socio alberghiera, ai sensi dell’art. 6 comma 4 della L. 328/2000, qualora si renda necessario il ricovero assistenziale stabile di un proprio cittadino residente che si trovi in condizioni di avente diritto a norma di legge e ai sensi del regolamento comunale approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale nr 17 del 25/05/2023.
Qualora la condizione socio−economica del cittadino venga valutata non idonea a sostenere la copertura totale della retta, il Comune compartecipa al pagamento secondo le modalità e le quote previste dal Regolamento approvato con Delibera di Consiglio Comunale nr 17 del 25/05/2023. Nella definizione della disponibilità economica corrente del richiedente vengono conteggiate tutte le cifre di cui lo stesso è beneficiario a qualunque titolo, ivi comprese quelle non soggette a tassazione (pensioni sociali, di invalidità, estere, assegno di accompagnamento, rendite INAIL, assegni di mantenimento, ecc.) nonché eventuale presenza o meno di parenti tenuti indicati dall'art. 433 c.c. e di eventuali donatari, cui il cittadino dovrà rivolgersi preventivamente per ottenere la compartecipazione alla spesa di inserimento in struttura. Nel caso in cui il ricoverando non abbia parenti tenuti la quota dell’integrazione retta viene definita in base alle entrate (tenuto conto della quota per spese personali) che verranno detratte dalla retta totale della struttura, e il Comune interverrà per la parte restante. La condizione socio−economica del cittadino viene analizzata attraverso l’attestazione ISEE e la documentazione del quadro reddituale corrente e patrimoniale, tenendo conto della composizione del nucleo familiare, delle entrate e dei patrimoni immobiliari e mobiliari. La condizione socio−economica degli obbligati viene documentata attraverso l’attestazione ISEE e la documentazione del quadro reddituale corrente e patrimoniale di ogni componente dei nuclei familiari, tenendo conto della composizione del nucleo familiare, delle entrate e dei patrimoni immobiliari e mobiliari, delle spese abitative e di studio universitario e assimilabile, della presenza di portatori di disabilità, e di altre criticità quali la monogenitorialità, la precarietà abitativa o di impiego.